Da sempre mentre lavoro cerco uno spazio personale e protetto, quasi un rifugio, ritagliandomi una stanza o un angolo “tutto mio” anche dentro casa. Questa esigenza è diventata urgente per molti professionisti, soprattutto negli ultimi anni, con la diffusione dello smart working anche per chi lavora in azienda.
Personalmente ne ho apprezzato i vantaggi quando ancora una pandemia mondiale sembrava solo una possibilità molto remota. Prima di aprirmi alla libera professione, infatti, lavoravo per una multinazionale americana che alternava lavoro in presenza e lavoro da remoto.
Avevo scoperto già allora i vantaggi offerti dalla tecnologia in termini di gestione del tempo e ottimizzazione degli spostamenti: grazie alle piattaforme per videoconferenze e agli strumenti di collaborazione online tutto ciò di cui avevo bisogno era il mio PC!
Tuttavia, per lavorare bene da casa è importante creare uno spazio adatto a ospitare un’attività professionale, e quindi individuare l’area domestica più idonea, dotarla di arredi, attrezzature, un’ottima connessione wi-fi e una serie di accorgimenti che favoriscono la concentrazione.
In sostanza per essere produttivi anche da casa è essenziale progettare bene lo spazio di lavoro.
Con questo blog post ti lascio tanti spunti utili per iniziare a rifletterci. Se invece preferisci ricevere il mio supporto con una consulenza personalizzata, puoi contattarmi e richiedere una proposta ad hoc!
Il primo passo nel progettare uno studio in casa è individuare l’area domestica che meglio risponde alle esigenze dettate dal nostro lavoro.
Può accadere però di non disporre di un’intera stanza studio e di doversi orientare su soluzioni ibride, in cui uno stesso ambiente viene impiegato per scopi diversi.
In questo paragrafo iniziamo a prendere in considerazione soluzioni di questo tipo, per spazi multiuso, in cui l’area a disposizione si riduce a un angolo o a una parete, a scomparsa o a vista.
Anche le sedute possono essere scelte in questa chiave, orientandosi su sedie impilabili e facilmente stoccabili in uno spazio limitato quando non in uso, sedie multifunzione, utilizzabili sia nell’angolo ufficio che in sala da pranzo.
Un esempio particolarmente interessante di seduta multifunzione è la sedia ergonomica Bloon Paris, progettata per garantire stabilità, comfort e controllo della postura di fronte alla scrivania, ma che può essere anche utilizzata come pouff in un’area relax.
Un ambiente dedicato è senz’altro la soluzione ideale per ospitare un ufficio dentro casa, perché permette di separare il lavoro dalla vita domestica, creare una routine più strutturata e godere di uno spazio di lavoro pienamente efficiente e confortevole.
Analizziamo insieme tutti gli aspetti da considerare per trasformare una stanza in uno studio domestico.
Una scrivania spaziosa è l’elemento che fa la differenza mentre lavoriamo: permette di organizzare su un unico piano tutti gli strumenti di lavoro e di muoverci comodamente.
È consigliabile che sia regolabile in altezza, per adattarsi alle caratteristiche fisiche ed ergonomiche di chi la utilizzerà.
Portacavi, passacavi e bracci di supporto per schermi piatti sono accessori smart che aiutano a mantenere il piano di lavoro sempre libero e in ordine.
Anche la scelta delle sedute è fondamentale, soprattutto per ragioni ergonomiche oltre che estetiche. I fattori da prendere in considerazione nella scelta di una sedia da ufficio, infatti, sono maggiormente legati alla funzionalità rispetto ad altre sedute.
Ricordo qui le principali tipologie di sedie da ufficio per offrire un primo orientamento:
Prendetevi il tempo di provare diversi modelli di seduta per trovare quello più adatto alle vostre esigenze specifiche. Un sedia ben scelta può aiutarvi a mantenere una buona postura e a migliorare il vostro benessere generale.
La palette è un elemento chiave nella creazione di uno spazio di lavoro che favorisca la concentrazione e renda armonico l’insieme. E nei casi in cui il progetto segua i criteri della cromoterapia diventa addirittura il fattore principale.
La relazione con il colore è molto soggettiva e quindi le scelte dovranno innanzitutto incontrare il gusto e la sensibilità di ognuno. In linea generale, posso comunque suggerire le cromie più adatte a un ambiente di lavoro funzionale e confortevole.
Anche la luce è un fattore molto importante da considerare nella progettazione di un ufficio domestico, perché può influenzare benessere e produttività.
Sfruttare al massimo la luce naturale può aiutare a mantenere alta l'energia e a migliorare la concentrazione. L’ideale è infatti collocare lo studio in una stanza dotata di finestre ampie e posizionare la scrivania il più vicina possibile a queste fonti di luce.
E per gestire al meglio la quantità di luce all’interno della stanza in ogni momento del giorno, è consigliabile dotare le finestre di tende o persiane.
Quali sono invece i fattori da considerare nella scelta della luce artificiale in uno spazio di lavoro?
Per dare allo studio un’impronta personale un tocco di freschezza e vitalità, possiamo giocare con le piante d’appartamento. E chi non ha il pollice verde può sempre optare per una bella carta da parati con soggetto botanico.
Per accentuare il richiamo alla natura possiamo inoltre impiegare in modo esteso materiali come la pietra o il legno, magari impiegato a tutta parete con una boiserie.
Naturalmente lo spazio di lavoro sarà tanto più personale quanto più lo arrederemo con oggetti carichi di significati simbolici e affettivi, come foto, opere d'arte o altri oggetti speciali.
“Affection is a subtle connection,
Patricia Urquiola
which is established with objects.
[...] Because we have to live
with objects daily.”
Divisori e passacavi possono invece essere utili nell’organizzazione dello spazio. Un ambiente ordinato e pulito può infatti aiutare a mantenere la mente concentrata.
Mi piace sempre concludere i miei blog post con un omaggio alla concretezza, mostrandovi uno dei miei progetti: si tratta di un piccolo studio ricavato da una nicchia del salone, adiacente a una grande finestra affacciata sulle montagne e il lago di Annecy.
I lavori di ristrutturazione avevano completamente rivisto la distribuzione degli spazi: nella zona giorno due stanze con un pilastro portante nel mezzo sono state trasformate in un grande salone con sala da pranzo.
Il pilastro creava nel salone una nicchia in modo quasi naturale, uno spazio che rimaneva isolato rispetto al corpo centrale della stanza. Ecco perché ho pensato di renderlo un piccolo studio appartato, trasformando quello che sembrava un limite in un’opportunità.
Ho riprogettato questa nicchia perché rispondesse alle esigenze di uno spazio di lavoro. In particolare:
Desideri anche tu progettare il tuo home office, uno spazio tranquillo e organizzato in cui ritrovare comodità e concentrazione?
Con il mio servizio Prêt-à-porter posso accompagnarti nella realizzazione di un intervento mirato che si integri armoniosamente con la tua casa di sempre.
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Mi chiamo Stefania Luraghi e sono la tua Personal Interior Designer. Insieme possiamo trasformare gli spazi che abiti perché tu ti senta davvero a casa.