Come avevo già accennato nel blog post a tema biofilia , la luce ha un impatto diretto sul nostro benessere fisico e mentale: influenza il rilascio di ormoni come la melatonina – che regola il ritmo sonno-veglia - e la serotonina (detta anche “ormone della felicità”), responsabile di importanti funzioni come l’umore, il sonno, l’appetito e le emozioni.
La luce ha influenza anche sulla nostra percezione visiva degli ambienti: se varia la luminosità, il colore e la distribuzione della luce, lo spazio può sembrare più ampio o ristretto, più accogliente o addirittura opprimente.
Ecco perché credo che l’illuminazione sia molto più di un semplice complemento d’arredo, ma un fattore chiave nell’esperienza di uno spazio e quindi un elemento cruciale in un progetto di interior design.
Un concetto che non è certo una novità: già negli anni ‘70 il grande Le Corbusier ha affermato che la luce - artificiale e naturale – può essere considerata come un elemento costitutivo dell'architettura.
"L'architettura è il gioco,
Le Corbusier
colto, corretto e magnifico
delle forme nella luce."
Personalmente trovo che un progetto di interior senza una buona illuminazione sia un lavoro fatto a metà. Per questo - quando possibile – collaboro con esperti che sanno portare in ogni zona la giusta quantità di luce. Insieme selezioniamo soluzioni luminose che dialogano al meglio con gli arredi, con i colori e i volumi dello spazio dando vita ad un’atmosfera unica e funzionale.
In questo blog post esploreremo il ruolo essenziale che gioca l’illuminazione negli spazi interni. Vedremo come diversi tipi di illuminazione - ambientale, funzionale e d'accento – possono essere bilanciati in modo strategico a seconda del contesto che desideriamo creare.
Con una serie di consigli pratici ti guiderò nella scelta delle luci più adatte a ogni ambiente domestico, che si tratti di soggiorno, cucina o zona notte.
Insomma, scoprirai come un'attenta pianificazione dell'illuminazione possa trasformare completamente il tuo spazio!
Accade spesso che in un progetto di interior design il tema dell’illuminazione venga affrontato solo dopo aver definito tutti gli altri aspetti – materiali, palette e arredi – come se si trattasse di un vero e proprio complemento d’arredo.
Tuttavia, questo approccio rischia di limitare enormemente il potenziale di un progetto di illuminazione.
Se invece l’interior designer lavora a stretto contatto con il lighting designer fin dalle prime fasi di progettazione, il concept dello spazio viene condiviso sul nascere: entrambi guardano da subito nella stessa direzione, creando l’atmosfera desiderata e rispondendo alle esigenze funzionali con un lavoro “a quattro mani”, evitando di dover intervenire successivamente o accettare situazioni di compromesso.
Lo stile e la funzionalità degli ambienti saranno così coerenti in tutti i loro aspetti, contribuendo a un’esperienza davvero gratificante dello spazio.
Durante il progetto illuminotecnico, il primo aspetto da considerare è il comportamento della luce naturale: più uno spazio è invaso da una luce diffusa e uniforme, come quella che entra da finestre o lucernari durante il giorno, più appare ampio, arioso e fluido.
Grazie alla luce artificiale è invece possibile enfatizzare alcune aree di una stanza, dando l'impressione che si componga di più spazi separati.
È quanto accade in questo mio progetto: durante il giorno lo spazio è pervaso dalla luce naturale che entra dalle grandi vetrate, mentre la sera la luce artificiale illumina in modo diverso varie zone. Il celebre “Arco” di Flos proietta un fascio di luce circoscritto sulla superficie del tavolo, illuminando in modo caldo l’area destinata alla cena, mentre le sospensioni di Artemide creano un’atmosfera rarefatta nella zona bar.
Altri aspetti che influenzano la scelta e la posizione dei corpi illuminanti sono la preferenza per specifici colori e materiali, nonché una certa conformazione dello spazio e dei volumi che lo popolano: tutti elementi che possono riflettere, diffondere o assorbire la luce presente.
Per esempio: i colori freddi sembrano recedere e aumentare le dimensioni dello spazio, mentre quelli caldi sembrano avvicinarsi e restringerlo, come se ci avvolgessero e contenessero in un abbraccio.
È stato Richard Kelly, negli anni ’50, a enunciare i tre principi fondamentali del design dell'illuminazione - noti come "Richard Kelly’s three tenets of lighting design" – che davano indicazioni chiare a chi si cimentava in un progetto di questo tipo.
Ancora oggi, i principi di Kelly sono un riferimento in campo illuminotecnico, guidando a un sapiente uso della luce nella creazione di ambienti confortevoli e armoniosi. Quei principi permettono infatti di distinguere tre diversi livelli di illuminazione di uno spazio, ciascuno dei quali svolge un ruolo distinto e complementare agli altri, incontrando bisogni diversi nell’arco della giornata.
Quando cambia la luce nel corso delle ore, infatti, cambiano anche le nostre priorità, il nostro umore e le nostre aspettative. Con il tramonto, ad esempio, la luce sfuma nell’ombra e si avverte il bisogno di maggior privacy e di un'atmosfera più calda.
In sostanza, un progetto illuminotecnico completo deve prevedere tutti e tre i livelli di illuminazione mostrati dai principi di Kelly.
Vediamo insieme quali sono:
Per creare l'atmosfera desiderata e garantire la funzionalità appropriata in ogni spazio, è importante scegliere con attenzione anche le fonti luminose montate nel corpo illuminante.
Una scelta che dovrà considerare i lumen (ovvero la quantità di luce diffusa) e i gradi kelvin (ovvero la temperatura colore, la tonalità) della fonte luminosa.
In particolare:
Recentemente, anche alcune lampade decorative assolvono a tutte queste funzioni, prestandosi a essere utilizzate con diverse fonti luminose o con fonti regolabili sulla base delle esigenze del momento.
Un esempio è il progetto LightYouLike di Martinelli Luce, che permette di modulare l'intensità e la temperatura colore della fonte luminosa in ogni istante grazie ad una app progettata e realizzata in collaborazione con CASAMBI disponibile per tutti i dispositivi mobile.
Un altro indice significativo per le fonti luminose è la resa cromatica (detta anche CRI, Color Rendering Index), che si riferisce alla capacità di una sorgente luminosa di restituire i colori degli oggetti illuminati in modo realistico, ovvero vicino alla luce naturale.
Per le abitazioni sono sufficienti fonti con CRI > 80, per i negozi e punti vendita sono invece consigliate lampade con CRI > 90.
Ogni spazio domestico ha caratteristiche specifiche e si presta ad attività e a momenti della giornata diversi. Nello sviluppo del progetto di illuminazione è quindi importante bilanciare comfort, funzionalità e sicurezza per ciascun ambiente.
Per aiutarti ti lascio dei consigli pratici per illuminare ogni area della casa.
Il soggiorno è il cuore di un’abitazione, uno spazio che viene usato per rilassarsi, leggere o intrattenere. Per questo l'illuminazione dovrebbe essere versatile e accogliente, con attenzione alla sicurezza.
Consigli utili
In cucina è fondamentale garantire una buona illuminazione per svolgere le attività che le appartengono - come cucinare e pulire - senza trascurare l'efficienza energetica. Anche in questo caso la sicurezza è una priorità assoluta.
Consigli utili
La zona notte è per eccellenza lo spazio dedicato al riposo e al relax. L’illuminazione dovrebbe quindi favorire un’atmosfera tranquilla e distensiva.
Consigli utili
È un ambiente che richiede un'illuminazione intensa e precisa, soprattutto intorno allo specchio. Anche in questo spazio la sicurezza è un tema centrale, per l’esposizione all’umidità e all’acqua.
Consigli utili
È la tipologia di lampade più versatile e stilisticamente più d’impatto nell'estetica di uno spazio, diventando spesso punto focale.
In genere vengono utilizzate per ottenere un’illuminazione centrale, ma la loro varietà è così ampia che la scelta deve passare per un’attenta valutazione, sia in chiave stilistica che funzionale.
La sua posizione ideale in una sala da pranzo, ad esempio, è sopra il tavolo, con il quale si lega a doppio filo: dovrebbe posizionarsi a un’altezza di circa 75-90 cm e il suo sviluppo dovrebbe essere proporzionato a quello del tavolo (coprendo circa 1/3 della sua lunghezza). In questo caso consiglio di optare per modelli che diffondono una luce calda e morbida, creando un'atmosfera accogliente, che favorisce la convivialità.
In cucina, invece, le lampade a sospensione posizionate sopra l'isola o il bancone di appoggio hanno valenza sia decorativa che funzionale. In questi casi consiglio di optare per modelli con luce direzionale, che creino le condizioni migliori per lavorare. L’uso di una composizione in linea può aggiungere un tocco di stile e distribuire la luce in modo uniforme.
In zona notte e in salotto le sospensioni hanno prevalentemente una valenza decorativa. In queste aree sono molto utilizzate lampade dal paralume opaco, che portano nello spazio una luce soffusa, calda e rilassante. In camera da letto, le tradizionali lampade da comodino possono essere sostituite da sospensioni ai lati del letto, che ottimizzano lo spazio dando un tocco di eleganza.
Le composizioni sospese nei grandi ingressi e nei vani scala possono creare un forte impatto visivo, dando personalità anche a zone di passaggio.
Caratterizzate da una grande mobilità e varietà di stili, queste lampade possono essere utilizzate sia come fonte di illuminazione primaria che come luce d’accento, per enfatizzare un’area specifica.
I faretti a incasso o direzionali sono la soluzione ideale per chi desidera una presenza discreta della fonte luminosa, ottenendo il massimo rendimento sul piano della funzionalità. Sono particolarmente adatte ad ambienti con soffitto basso o dal look contemporaneo.
Per farti comprendere appieno come lavoro con le luci, ti riporto qui uno studio sviluppato in occasione di uno dei miei progetti milanesi: una ristrutturazione completa di un appartamento acquistato da una giovane coppia, che desiderava coniugare estetica e funzionalità, con un occhio di riguardo all'illuminazione e all'organizzazione degli spazi.
Il soffitto a travi è un elemento distintivo dello spazio: aggiunge carattere e fascino, ma l'assenza di una predisposizione per le luci ha richiesto uno studio tecnico approfondito. In collaborazione con un architetto illuminotecnico ho sviluppato un sistema di illuminazione all'avanguardia, senza compromettere l'integrità visiva delle travi.
L'atmosfera è rimasta così inalterata, ma lo spazio è diventato al tempo stesso accogliente e funzionale.
Come nei migliori progetti, il concept di illuminazione è stato sviluppato in coerenza con l'idea generale del progetto, con l'obiettivo di integrare soluzioni luminose che valorizzassero l'architettura e i desideri del cliente.
I colori predominanti — toni chiari come bianco, beige e grigio caldo — sono stati presi in considerazione durante lo studio delle luci, per assicurare un riflesso armonioso e una diffusione ottimale.
Il sistema di illuminazione ha inoltre messo in risalto le altezze variabili del soffitto, dotando lo spazio di un dinamismo davvero unico.
Lo studio delle luci è stato condotto su più livelli, con soluzioni mirate a seconda dell’area. Le lampade sono state scelte con estrema attenzione, tenendo conto della potenza luminosa e della temperatura colore delle fonti luminose.
Anche tu stai cercando delle soluzioni che coniugano funzionalità ed estetica per i tuoi spazi? O desideri semplicemente migliorare l’illuminazione di una stanza?
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Mi chiamo Stefania Luraghi e sono la tua Personal Interior Designer. Insieme possiamo trasformare gli spazi che abiti perché tu ti senta davvero a casa.