Cascasse il mondo, alla Design Week di Milano non manco mai. Adoro camminare per le vie della mia città natale e trovare ogni angolo rivisitato in chiave creativa: le strade, gli showroom, le gallerie d'arte e gli spazi pubblici vengono convertiti in installazioni artistiche o spazi espositivi. Angoli privati, spesso nascosti, si mostrano e diventano accessibili, passato e presente si fondono in un connubio davvero unico.
Insomma, la kermesse trasforma la città in un’esplosione di creatività, in un grande palcoscenico per il design contemporaneo, in un crocevia di professionisti e design lovers che mai come a Milano si sentono parte dello stesso mondo.
Quest’anno la mia esplorazione è iniziata dallo storico Salone, che vedeva il bagno protagonista. L’ho visitata con particolare interesse, con l’idea di raccogliere ispirazioni per un bel progetto in progress.
Ho poi gironzolato per il Fuorisalone, che si sviluppa in vari quartieri della città, combinando il mio tour con visite a showroom di fornitori e incontri con amici e colleghi.
Come sempre, non tutte le installazioni valgono la coda, ma per me la Design Week resta un momento cruciale per restare al passo con le evoluzioni del settore e fare il pieno di ispirazione ed entusiasmo.
Ecco perché – anche se la scrittura non è il mio linguaggio preferito - quest’anno ho deciso di lasciarvi un piccolo reportage: per condividere ciò che si è fatto largo nella confusione di stimoli, raggiungendomi con una bellezza carica di senso. In particolare, ho circoscritto la mia rassegna a una serie di idee per sviluppare l’ambiente del bagno, per eccellenza luogo del benessere dentro casa.
Mentre gironzolavo tra gli stand, raccogliendo nel mio fedele trolley (che la mia schiena ringrazia!) una lunga serie di cataloghi e riviste da consultare una volta rientrata, alcuni aspetti mi hanno particolarmente colpita.
Innanzitutto, la ricerca di forme semplici ed essenziali, di un nuovo minimalismo che coniuga estetica e funzionalità e punta all’ingombro minimo, approfondendo quel gusto per l’ordine e il rigore che è tipico dello stile nipponico. Ancora una volta, viene ribadito un concetto tanto caro al design: “less is more”, sottrarre per rendere le forme più semplici e magicamente più funzionali.
Un esempio che guarda in questa direzione è il box doccia Link di Vismaravetro, dal design asciutto ed elegante allo tempo stesso. Le sue porte si aprono sia verso l’interno sia verso l’esterno, offrendo massima comodità nell’utilizzo.
Le guarnizioni magnetiche risolvono la soluzione della chiusura ermetica delle ante, riducendo al minimo gli ingombri. La maniglia è un dettaglio molto chic realizzato con la massima cura: incastonata in un recesso della porta vetrata, è fornita a sua volta di guarnizione che impedisce la fuoriuscita dell’acqua e torna ogni volta automaticamente in posizione lineare dopo l’utilizzo.
Un altro prodotto di Vismaravetro interessante - che unisce impatto estetico e funzionalità - è il sistema Voile: un divisorio zona asciutta – zona umida per suite matrimoniali con bagno privato. Il sistema è altamente personalizzabile: i cristalli sono infatti disponibili in diverse finiture e configurazioni, così come i telai delle ante, il cui colore può essere scelto in linea con le rubinetterie.
Un altro aspetto che mi ha colpita è stata la forte spinta alla personalizzazione anche nell’arredo bagno: ho sentito nell’aria il forte desiderio che questa zona abbia le stesse possibilità espressive di altre aree della casa. Ciascuna declinazione di un prodotto parla, infatti, del gusto e della personalità di chi vivrà quello spazio.
Districarsi nella grande quantità di proposte non è tuttavia cosa facile. Ecco perché è consigliabile rivolgersi a un* professionista, che sappia combinare vari elementi in un insieme armonioso, in linea con il gusto cercato.
Personalmente amo molto le soluzioni personalizzabili, che mi rendono libera di proporre esattamente l’incontro di colori, materiali, linee e texture che rappresentano un certo ambiente per uno specifico cliente.
Parlando di personalizzazione, la prima scelta nel progettare un bagno “tutto tuo” è quella relativa ai materiali da impiegare.
Per chi ama il legno come me, oggi è possibile farlo entrare anche in bagno da protagonista, magari giocando con abbinamenti ad alto impatto estetico, come il marmo o la resina.
Altri materiali di nuova generazione molto utilizzati nell’arredo bagno sono:
Un altro elemento chiave nella personalizzazione dell’ambiente bagno è la scelta dei volumi e la palette con cui vengono declinati.
In generale, nel mio tour milanese ho apprezzato una predominanza di forme morbide e rotonde, che nell’insieme creano un colpo d’occhio rilassante e armonioso.
L’impiego di materiali di ultima generazione permette di declinare in molti colori diversi anche i sanitari, oltre che i rivestimenti e le superfici di appoggio . Questo apre a nuove possibilità in termini di combinazioni, come:
Negli ultimi anni, i radiatori sono diventati sempre più protagonisti di un progetto di interior design.
Vengono infatti proposti in forme, colori e materiali nuovi e spesso sorprendenti, avvicinandoli a dei pezzi unici, che vanno oltre la semplice funzione di riscaldamento.
La varietà di materiali e finiture disponibili (acciaio, alluminio, colori personalizzati, cromature, ecc.) consentono di abbinarli ad ogni stile di arredamento. E possono armonizzarsi con l’insieme generale oppure diventare un punto focale, a seconda del contesto.
Quando l’impianto di riscaldamento non è a scomparsa, ovvero non si integra con il pavimento o il soffitto, gli elementi che irradiano calore diventano rilevanti nella progettazione di un bagno, sia a livello estetico che funzionale.
Nel fare una scelta – fra le tante soluzioni proposte - è importante tenere presente l’area da riscaldare (per determinare i watt necessari), orientarsi su una specifica tipologia di impianto (ad acqua, elettrico o misto) ed essere consapevoli del livello di confort che ciascuna tipologia porta nello spazio.
Vediamo insieme alcune soluzioni:
Dopo le esplorazioni milanesi e la scrittura della prima bozza di questo articolo, ho cercato di portare alcune ispirazioni nel progetto in progress di cui mi sto occupando.
Mi sono da subito orientata su uno stile minimalista, in linea con il gusto della mia cliente (e con il mio!) e le caratteristiche del bagno in questione, dalla metratura ridotta.
Ho preferito toni chiari e caldi, accostando materiali diversi con ricercatezza, per un effetto d’insieme armonico e luminoso. Per inserire movimento e dare più profondità all’ambiente, ho proposto un colore leggermente più intenso per la pittura delle pareti non piastrellate, creando un bel contrasto visivo con i toni chiari dei rivestimenti.
Ho scelto inoltre una doccia con porte a battente che si aprono in entrambi i sensi. E un grande specchio sopra al mobile, che aiuterà a dare maggior profondità allo spazio e a distribuire la luce naturale durante il giorno.
Nella disposizione degli spazi, per quanto minimali, ho tenuto conto anche di una lavatrice, che rende questo bagno super funzionale, oltre che un luogo bello e rilassante.
Un orientamento coerente con lo scaldasalviette, realizzato con materiali di ultima generazione, dal design essenziale e curato.
In generale, i bagni piccoli stimolano la mia creatività e sono particolarmente diffusi qui in Francia, dove vivo e lavoro, perché - per tradizione - la toilette viene separata dal resto.
In questi spazi ridotti, lavoro con rivestimenti, tappezzerie o cemento resina, per personalizzarli al massimo, anche con effetti cromatici sorprendenti.
In uno dei miei progetti, ad esempio, ho giocato con un piccolo bagno cieco, rivestendolo completamente di carta da parati dai motivi tropicali e rendendolo così un piccolo giardino virtuale interno!
Desideri anche tu creare un “bagno tutto tuo”, un’area della tua casa dedicata al tuo benessere, che sia funzionale e al tempo stesso rispecchi pienamente il tuo gusto?
Raccontami il progetto che hai in mente in un incontro conoscitivo gratuito e non impegnativo!
“Life is about the people you meet
Holstee
And the things you create with them.”
Mi chiamo Stefania Luraghi e sono la tua Personal Interior Designer. Insieme possiamo trasformare gli spazi che abiti perché tu ti senta davvero a casa.